Maria Chiara Mazzi racconta

MARIA MALVEZZI HERCOLANI

A cura di Fondazione Rossini, Pesaro

in collaborazione con Sistema Museo

Dopo gli applauditi incontri dedicati ad Anna Guidarini ed Isabella Colbran, proseguono in streaming, nell’anno 2021, gli appuntamenti del progetto UNO ALLA VOLTA, PER CARITÀ! Storie di personaggi alla corte di Rossini, a cura della Fondazione Rossini, che intende raccontare vita e opere di donne e uomini (noti e meno noti), che hanno intrecciato, direttamente o indirettamente, per breve o lungo tempo, la propria vita con quella del Genio pesarese.

Durante la sua esistenza, Gioachino Rossini è stato oggetto di vera “adorazione” da parte dei suoi contemporanei: personaggi fra i più svariati ed eterogenei per estrazione sociale e culturale.

Nell’ambiente artistico italiano ed europeo, Rossini affascinò e ispirò, infatti, non solo coloro che appartenevano al mondo musicale (compositori, cantanti, strumentisti, impresari), ma anche, e soprattutto, quelli che potevano essere considerati, all’epoca, i grandi protagonisti della letteratura (poeti e scrittori), delle arti figurative (pittori, scultori, incisori, critici d’arte), del palcoscenico (impresari, attori e danzatori), della politica e, come è noto, dell’enogastronomia (gourmet, agronomi, ecc….)

In occasione della SETTIMANA ROSSINIANA, la Fondazione Rossini propone in streaming – mercoledì 24 febbraio 2021, alle ore 19.00 – il video documentario dedicato alla nobildonna MARIA MALVEZZI HERCOLANI, raccontata dalla musicologa Maria Chiara Mazzi, dai Musei Civici di Pesaro.

La principessa bolognese Maria Malvezzi Hercolani (1780-1865), fu una cara amica di Rossini e prima proprietaria, assieme al marito, il Principe Astorre Hercolani, di una celebre collezione di opere d’arte famosa nel mondo, giunta a Pesaro a fine Ottocento, oggi ospitata nei Musei Civici della città.

Il video sarà trasmesso in live streaming mercoledì 24 febbraio 2021, alle ore 19.00 sulle piattaforme digitali della Fondazione Rossini (Fb e YouTube) e di Rossini TV.

Sarà poi visibile sul sito della Fondazione Rossini, di Pesaro Cultura e di Sistema Museo.