Nell’apprendere della scomparsa di Maurizio Pollini la Fondazione Rossini esprime il proprio cordoglio ed è vicina alla famiglia in questo triste momento.
La collaborazione di Maurizio Pollini con il centro rossiniano di studi risale al 1981 in occasione della rappresentazione della Donna del lago al Rossini Opera Festival, occasione che vide il grande pianista in veste di direttore d’orchestra alla guida della Chamber Orchestra of Europe. L’approccio profondo, analitico di Pollini, la sua fedeltà al testo, lo portava ad interrogarsi sullo stile, sulle peculiarità del linguaggio del Rossini napoletano, in un confronto sempre fecondo con Alberto Zedda, di cui era anche grande amico, e con gli studiosi della Fondazione.
Anche negli anni successivi al suo debutto direttoriale, Pollini ritornava a Pesaro sia come interprete sia come spettatore, conquistato dalla musica di Gioachino. Era l’occasione per gioiose serate in compagnia di amici, spese giocando a scopone scientifico o a scacchi.
E’ stato componente del Comitato d’onore della Fondazione Rossini. Con lui se ne va non solo un grandissimo pianista ma un interprete lucido e appassionato della contemporaneità.